Nel tempo della notte, nel tempo della poesia e della ricerca intima nasce Notturno. Racchiuso in cinque momenti poetici autobiografici, la piramide olfattiva di Notturno vive in un accordo di inchiostro e rhum, frutti lasciati maturare a lungo, come memorie. Il legno, del bosco, presente, bagnato; nel cammino a piedi nudi del poeta, alla ricerca, al continuo tendere. Tema fondante di questo lavoro è la poesia: Rilke, Holderlin, Celan, Neruda e De la Cruz. La piramide poetica/olfattiva di Notturno è un'opera buia, che lacera, che protegge e di sensuale odore ti avvolge. Il Rhum è memoria olfattiva delle notti insonni; compagno di notte, unico, fedele. Sul cuore si posa l'Inchiostro, la poesia, nota olfattiva dello scrittore, dell'animo umano. A terra, nella base di Notturno, dove il poeta ha camminato, i legni, la Betulla e il Cedro, le resine dimenticate e amate, l'Incenso, l'Ambra, il Muschio. La metamorfosi odorosa di Notturno, svela nottetempo la sua poetica essenza.